Description
Il comune di Venaus è situato in Val Cenischia, valle laterale della Val di Susa, in posizione strategica ai piedi del massiccio del Moncenisio, vicino al confine con la Francia. Grazie alla sua collocazione geografica, Venaus ha avuto fin dall’antichità un ruolo importante nei collegamenti transalpini tra l’Italia e l’Europa occidentale .
Le origini dell’abitato sono molto antiche. Il toponimo “Venaus” compare già nel 739 d.C., nel testamento di Abbone, fondatore dell’abbazia benedettina della Novalesa, uno dei più importanti centri religiosi e culturali dell’arco alpino occidentale nel medioevo. In questo periodo il territorio era legato alle vicende della Valle di Susa e alle grandi vie di transito verso il Colle del Moncenisio, passaggio fondamentale tra Piemonte e Savoia .
Durante il medioevo e l’età moderna, Venaus si sviluppò lungo la cosiddetta Strada Reale del Moncenisio, utilizzata da mercanti, pellegrini ed eserciti. Questa via, antesignana della moderna viabilità alpina, favorì l’economia locale grazie ai servizi di ospitalità e di supporto ai viaggiatori. Nel XVII e XVIII secolo la strada venne più volte modificata e migliorata, anche a seguito di eventi naturali come frane e alluvioni, che interessarono direttamente il centro abitato .
Con l’inizio del XIX secolo, l’apertura della Strada Napoleonica del Moncenisio spostò il traffico principale su un nuovo tracciato più agevole, determinando un progressivo isolamento economico del paese. In questo periodo si colloca anche il breve esperimento della Ferrovia Fell del Moncenisio (1868–1871), innovativo collegamento ferroviario a cremagliera tra Susa e la Francia, di cui restano ancora oggi tracce sul territorio comunale .
Nel Novecento, Venaus visse eventi di grande impatto territoriale e identitario. Durante il periodo fascista, il nome del comune fu italianizzato in “Venalzio”, ma nel 1967 venne ripristinata la denominazione storica di Venaus. Un passaggio cruciale avvenne nel 1947, quando, in seguito al Trattato di Parigi, una parte significativa del territorio comunale — comprendente il Colle del Moncenisio e il relativo lago — venne ceduta alla Francia, riducendo l’estensione del comune italiano .
Negli anni 2000, Venaus è divenuto noto a livello nazionale per le proteste contro la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino–Lione, che nel 2005 portarono allo sgombero del presidio locale e resero il paese uno dei simboli del movimento No TAV in Val di Susa .
Accanto agli eventi storici, Venaus conserva forti tradizioni culturali e popolari. La più significativa è la Danza degli Spadonari, antica coreografia rituale eseguita durante le feste patronali dei Santi Biagio e Agata (3 e 5 febbraio), che affonda le radici in riti propiziatori precristiani legati al ciclo agricolo, successivamente reinterpretati in chiave cristiana. Questa tradizione rappresenta ancora oggi un elemento centrale dell’identità comunitaria del paese .
Dal punto di vista del patrimonio storico e religioso, Venaus conserva la chiesa parrocchiale dei Santi Biagio e Agata, numerose cappelle votive e resti delle antiche infrastrutture viarie alpine, testimonianze concrete del ruolo svolto dal paese nel corso dei secoli come luogo di passaggio, di confine e di incontro tra culture alpine.
Le origini dell’abitato sono molto antiche. Il toponimo “Venaus” compare già nel 739 d.C., nel testamento di Abbone, fondatore dell’abbazia benedettina della Novalesa, uno dei più importanti centri religiosi e culturali dell’arco alpino occidentale nel medioevo. In questo periodo il territorio era legato alle vicende della Valle di Susa e alle grandi vie di transito verso il Colle del Moncenisio, passaggio fondamentale tra Piemonte e Savoia .
Durante il medioevo e l’età moderna, Venaus si sviluppò lungo la cosiddetta Strada Reale del Moncenisio, utilizzata da mercanti, pellegrini ed eserciti. Questa via, antesignana della moderna viabilità alpina, favorì l’economia locale grazie ai servizi di ospitalità e di supporto ai viaggiatori. Nel XVII e XVIII secolo la strada venne più volte modificata e migliorata, anche a seguito di eventi naturali come frane e alluvioni, che interessarono direttamente il centro abitato .
Con l’inizio del XIX secolo, l’apertura della Strada Napoleonica del Moncenisio spostò il traffico principale su un nuovo tracciato più agevole, determinando un progressivo isolamento economico del paese. In questo periodo si colloca anche il breve esperimento della Ferrovia Fell del Moncenisio (1868–1871), innovativo collegamento ferroviario a cremagliera tra Susa e la Francia, di cui restano ancora oggi tracce sul territorio comunale .
Nel Novecento, Venaus visse eventi di grande impatto territoriale e identitario. Durante il periodo fascista, il nome del comune fu italianizzato in “Venalzio”, ma nel 1967 venne ripristinata la denominazione storica di Venaus. Un passaggio cruciale avvenne nel 1947, quando, in seguito al Trattato di Parigi, una parte significativa del territorio comunale — comprendente il Colle del Moncenisio e il relativo lago — venne ceduta alla Francia, riducendo l’estensione del comune italiano .
Negli anni 2000, Venaus è divenuto noto a livello nazionale per le proteste contro la realizzazione della linea ferroviaria ad alta velocità Torino–Lione, che nel 2005 portarono allo sgombero del presidio locale e resero il paese uno dei simboli del movimento No TAV in Val di Susa .
Accanto agli eventi storici, Venaus conserva forti tradizioni culturali e popolari. La più significativa è la Danza degli Spadonari, antica coreografia rituale eseguita durante le feste patronali dei Santi Biagio e Agata (3 e 5 febbraio), che affonda le radici in riti propiziatori precristiani legati al ciclo agricolo, successivamente reinterpretati in chiave cristiana. Questa tradizione rappresenta ancora oggi un elemento centrale dell’identità comunitaria del paese .
Dal punto di vista del patrimonio storico e religioso, Venaus conserva la chiesa parrocchiale dei Santi Biagio e Agata, numerose cappelle votive e resti delle antiche infrastrutture viarie alpine, testimonianze concrete del ruolo svolto dal paese nel corso dei secoli come luogo di passaggio, di confine e di incontro tra culture alpine.
Bibliography
Wikipedia – Venaus
Wikipedia – Centrale idroelettrica di Venaus
Rivista Il Mulino – Articoli sulle proteste No TAV del 2005
Wikipedia – Centrale idroelettrica di Venaus
Rivista Il Mulino – Articoli sulle proteste No TAV del 2005