Description
Una mulattiera antica unisce il luogo detto Grand Arposa alla borgata Molaretto, salendo ripida e costante sul versante della valle, attraversando il guado del Rio Tigliaretto e superando imponenti balze rocciose: tracce vive di un passato segnato da transiti, confini e fatica.
Questo tratto, la cui origine si perde nel tempo, conserva segni autentici della storia alpina. Qui, sotto la spinta napoleonica che volle aprire una nuova via d’accesso alle Alpi, furono costruiti robusti muri e terrazzamenti per stabilizzare un’ampia frana e sostenere la futura “Rue nationale”. Quest’arteria, realizzata tra il 1806 e il 1810, rivoluzionò gli scambi e i collegamenti in Val Cenischia e oggi è nota come la Strada Statale 25 del Moncenisio.
Avvicinandosi al rettilineo della statale, sorretta da arcate a sbalzo che testimoniano l’ingegneria d’epoca, la mulattiera riprende vigore, inerpicandosi fino al livello della carreggiata. A destra si lascia la deviazione per la falesia attrezzata del Molaretto, meta recente e apprezzata dagli appassionati di arrampicata. Giunti sulla statale, il percorso prosegue su di essa per un tratto da effettuare con prudenza. Superato l’ampio curvone, oltre la fine del guard‑rail, si riprende una traccia di mulattiera in discesa che conduce rapidamente al crocevia con il percorso 586.
Questo tratto, suggestivo e ricco di memoria, racconta il lavoro dei cantonieri dell’epoca, capaci di modellare la montagna per garantire collegamenti sicuri. Opere in pietra, terrazzamenti e passaggi tra pareti ripide testimoniano un patrimonio di ingegneria alpina dove storia, geologia e cultura di montagna si fondono in un’unica esperienza.
Dal Molaretto, lo sguardo spazia a sud sulla Val Cenischia, verso il versante del Pampalù e il massiccio del Rocciamelone fino al Lamet. Una visuale che ripaga della fatica e sottolinea il valore paesaggistico e naturale di questo percorso.
In definitiva, questa mulattiera rappresenta molto più di un semplice cammino: è un ponte sul tempo, una testimonianza viva di epoche diverse — dalle antiche mulattiere e vie di commercio alle strade napoleoniche, dai traffici di montagna alle escursioni moderne. Un vero e proprio scritto di pietra e silenzio che racconta la montagna com’era, com’è e com’è destinata a restare.
Questo tratto, la cui origine si perde nel tempo, conserva segni autentici della storia alpina. Qui, sotto la spinta napoleonica che volle aprire una nuova via d’accesso alle Alpi, furono costruiti robusti muri e terrazzamenti per stabilizzare un’ampia frana e sostenere la futura “Rue nationale”. Quest’arteria, realizzata tra il 1806 e il 1810, rivoluzionò gli scambi e i collegamenti in Val Cenischia e oggi è nota come la Strada Statale 25 del Moncenisio.
Avvicinandosi al rettilineo della statale, sorretta da arcate a sbalzo che testimoniano l’ingegneria d’epoca, la mulattiera riprende vigore, inerpicandosi fino al livello della carreggiata. A destra si lascia la deviazione per la falesia attrezzata del Molaretto, meta recente e apprezzata dagli appassionati di arrampicata. Giunti sulla statale, il percorso prosegue su di essa per un tratto da effettuare con prudenza. Superato l’ampio curvone, oltre la fine del guard‑rail, si riprende una traccia di mulattiera in discesa che conduce rapidamente al crocevia con il percorso 586.
Questo tratto, suggestivo e ricco di memoria, racconta il lavoro dei cantonieri dell’epoca, capaci di modellare la montagna per garantire collegamenti sicuri. Opere in pietra, terrazzamenti e passaggi tra pareti ripide testimoniano un patrimonio di ingegneria alpina dove storia, geologia e cultura di montagna si fondono in un’unica esperienza.
Dal Molaretto, lo sguardo spazia a sud sulla Val Cenischia, verso il versante del Pampalù e il massiccio del Rocciamelone fino al Lamet. Una visuale che ripaga della fatica e sottolinea il valore paesaggistico e naturale di questo percorso.
In definitiva, questa mulattiera rappresenta molto più di un semplice cammino: è un ponte sul tempo, una testimonianza viva di epoche diverse — dalle antiche mulattiere e vie di commercio alle strade napoleoniche, dai traffici di montagna alle escursioni moderne. Un vero e proprio scritto di pietra e silenzio che racconta la montagna com’era, com’è e com’è destinata a restare.
Bibliographie
Descrizione a cura di SOSEC CAI Piemonte - Marco Caparello
Indirizzo e punti di contatto
| Prénom | Description |
|---|---|
| Courriel | sentieristica.valcenischia@gmail.com |
| Point de départ | Venaus, Località Gran Arposa - 955 m |
| Point d'arrivée | Venaus, Frazione Molaretto - 1.161 m |
| Longueur | 1,1 Km |
| Temps de Voyage | 30' |
| Degré de difficulté | E |
| Niveau différence | 210 m |
| Caractéristiques | Stato di Percorribilità: APERTO ai sensi dell'Allegato C della D.G.C. n. 49 del 14/11/2025 |