Description
Il percorso trae origine dal Comune di Moncenisio, antico punto di passaggio lungo la via transalpina, dove ancora oggi si innesta sul tracciato 581 della Via Francigena, la grande arteria medievale che collegava Canterbury a Roma. Già nei primi metri si respira l’aria dei cammini di un tempo: strade di collegamento, piste forestali modellate dal lavoro dell’uomo e vecchi sentieri che da secoli permettono il transito fra i villaggi e gli alpeggi della valle.
Il tragitto attraversa una fascia di boschi di latifoglie di grande pregio — un ambiente fresco, ricco di acqua e biodiversità — che accompagna l’escursionista fra il Lago Grande e il Lago Foppa. Questi specchi d’acqua, un tempo risorse essenziali per la vita montana, riflettono ancora oggi la storia agricola e forestale della comunità di Moncenisio.
Scendendo verso valle si raggiungono le frazioni montane di Venaus, adagiate lungo la storica Strada Statale 25 del Moncenisio, da secoli via di commerci, eserciti e pellegrini diretti al colle. La Frazione Bar Cenisio, con le sue case di pietra strette attorno all’antica via, ricorda bene il ruolo di crocevia che ha sempre avuto: qui il percorso incrocia i tracciati 588 e 591, entrambi diretti al Lago Arpone. Due itinerari diversi per caratteristiche, ma accomunati dall’essere eredi di cammini pastorali e vie di collegamento fra gli alpeggi.
Oltre Bar Cenisio, l’ambiente cambia e diventa quello tipico delle quote superiori: il bosco lascia spazio alla lariceta d’alta montagna, luminosa e aperta, dove per secoli i pastori hanno condotto le mandrie verso i pascoli estivi. Il sentiero sale fino ai pendii panoramici delle Grange Marzo, insediamenti rurali oggi in rovina ma un tempo fulcro dell’economia alpina: luoghi di lavoro stagionale, di vita semplice e di presenza costante dell’uomo nella montagna.
Da qui una breve discesa conduce alla torre piezometrica della centrale ENEL, testimonianza più recente dell’utilizzo delle risorse idriche della valle, e punto in cui si innesta il percorso 801. La zona è oggi una delle più frequentate dagli escursionisti che salgono al Rifugio Avanzà, antico presidio militare ristrutturato e ora accogliente rifugio alpino gestito dalla Pro Loco di Venaus e di proprietà del Comune.
Il percorso 582 è un itinerario irrinunciabile in ogni stagione: in estate è ideale per scoprire i boschi, le acque e gli antichi insediamenti rurali della valle; in inverno, soprattutto nel tratto tra Moncenisio e Bar Cenisio, diventa un percorso perfetto per le ciaspole, sulle tracce di vie che per secoli sono state percorse anche nella stagione fredda da pastori, mercanti e viandanti.
È un cammino che unisce natura, storia e memoria del territorio: un piccolo tassello del grande mosaico che ha fatto del Moncenisio una porta attraverso le Alpi.
Il tragitto attraversa una fascia di boschi di latifoglie di grande pregio — un ambiente fresco, ricco di acqua e biodiversità — che accompagna l’escursionista fra il Lago Grande e il Lago Foppa. Questi specchi d’acqua, un tempo risorse essenziali per la vita montana, riflettono ancora oggi la storia agricola e forestale della comunità di Moncenisio.
Scendendo verso valle si raggiungono le frazioni montane di Venaus, adagiate lungo la storica Strada Statale 25 del Moncenisio, da secoli via di commerci, eserciti e pellegrini diretti al colle. La Frazione Bar Cenisio, con le sue case di pietra strette attorno all’antica via, ricorda bene il ruolo di crocevia che ha sempre avuto: qui il percorso incrocia i tracciati 588 e 591, entrambi diretti al Lago Arpone. Due itinerari diversi per caratteristiche, ma accomunati dall’essere eredi di cammini pastorali e vie di collegamento fra gli alpeggi.
Oltre Bar Cenisio, l’ambiente cambia e diventa quello tipico delle quote superiori: il bosco lascia spazio alla lariceta d’alta montagna, luminosa e aperta, dove per secoli i pastori hanno condotto le mandrie verso i pascoli estivi. Il sentiero sale fino ai pendii panoramici delle Grange Marzo, insediamenti rurali oggi in rovina ma un tempo fulcro dell’economia alpina: luoghi di lavoro stagionale, di vita semplice e di presenza costante dell’uomo nella montagna.
Da qui una breve discesa conduce alla torre piezometrica della centrale ENEL, testimonianza più recente dell’utilizzo delle risorse idriche della valle, e punto in cui si innesta il percorso 801. La zona è oggi una delle più frequentate dagli escursionisti che salgono al Rifugio Avanzà, antico presidio militare ristrutturato e ora accogliente rifugio alpino gestito dalla Pro Loco di Venaus e di proprietà del Comune.
Il percorso 582 è un itinerario irrinunciabile in ogni stagione: in estate è ideale per scoprire i boschi, le acque e gli antichi insediamenti rurali della valle; in inverno, soprattutto nel tratto tra Moncenisio e Bar Cenisio, diventa un percorso perfetto per le ciaspole, sulle tracce di vie che per secoli sono state percorse anche nella stagione fredda da pastori, mercanti e viandanti.
È un cammino che unisce natura, storia e memoria del territorio: un piccolo tassello del grande mosaico che ha fatto del Moncenisio una porta attraverso le Alpi.
Bibliography
Descrizione a cura di SOSEC CAI Piemonte - Marco Caparello
Indirizzo e punti di contatto
| Name | Description |
|---|---|
| sentieristica.valcenischia@gmail.com | |
| Start Point | Moncenisio, Loc. Santa Barbara 1.470 m |
| End Point | Venaus, Pozzo ENEL loc. Mulatera 1.970 m |
| Length | 8,0 Km |
| Time travel | 3h 30' |
| Degree of difficulty | E |
| difference in height | 660 m |
| Features | Stato di Percorribilità: APERTO ai sensi dell'Allegato C della D.G.C. n. 49 del 14/11/2025 |